Domenica 24 novembre 2019 è stata deposta una corona di alloro davanti al Monumento ai Carabinieri caduti situato nel giardino del Municipio di Vigonovo.
Nella Chiesa Arcipretale San Bartolomeo Apostolo a Fossò (VE) si è poi tenuta la Cerimonia della Virgo Fidelis.
Dopo la celebrazione della Santa Messa il Presidente Antonio Costa ha pronunciato il seguente discorso:
Autorità, gentili ospiti,
desidero innanzitutto ringraziare ed esprimere gratitudine a Don Claudio per la consueta ospitalità e a Don Amelio per aver celebrato questa Cerimonia, a noi particolarmente cara.
La ricorrenza di oggi costituisce infatti un appuntamento molto atteso e sentito. È perciò un privilegio condividerla con tutti voi, a riprova della stima e dell’affetto che ci vengono riservati, che noi ricambiamo di cuore.
Un ringraziamento particolare va anche agli amici del Coro, che hanno animato questa celebrazione.
La celebrazione della Virgo Fidelis risale a settanta anni fa e precisamente al 1949, allorquando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissandone la commemorazione al 21 novembre, data in cui coincidono altre due ricorrenze: la festa liturgica della Presentazione di Maria Vergine al Tempio e l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”.
Il 21 novembre del 1941, infatti, ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un intero battaglione di carabinieri trovò la morte, dopo aver resistito per ben tre mesi nella strenua difesa del caposaldo di Culqualber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento di fedeltà alla Patria fino all’estremo sacrificio.
Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per quel fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella già ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
L’aver posto l’Arma dei Carabinieri sotto la protezione della Virgo Fidelis riveste un significato molto profondo. Il valore della fedeltà è la nostra caratteristica fondamentale, consacrato anche nel nostro motto “Nei secoli fedeli”.
Una fedeltà provata lungo gli oltre due secoli della nostra esistenza e che ha generato nel popolo italiano vera fiducia e stima nei confronti dell’Arma.
Maria è rimasta fedele al compimento della volontà di Dio. Ciò che rende grande Maria è dunque questa fedeltà, più ancora che la maternità fisica. È in questa attitudine la sua beatitudine.
Sia allora così anche per ciascuno di noi, cari Carabinieri. La fedeltà ad una promessa, il nostro giuramento, il nostro quotidiano servizio, siano la nostra gloria e la testimonianza della nostra coscienza.
Un deferente pensiero va quindi a tutti i Carabinieri caduti nell’adempimento del proprio dovere e alle loro famiglie, intorno alle quali ci stringiamo con rispetto ed affetto.
Un affettuoso saluto rivolgiamo infine anche al nostro amico Harold, il nostro fotografo, socio da anni della nostra Sezione, che è purtroppo deceduto per una grave malattia.
Oggi l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri un concreto momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, che ricordiamo con affetto.
Per concludere, mi sia concesso di ringraziare con riconoscenza tutti i soci dell’Associazione che sono orgoglioso di rappresentare, i quali, grazie al loro impegno e al loro spirito di sacrificio, contribuiscono a rendere migliore la situazione di tante persone meno fortunate delle altre e ad onorare e rendere grande, con la loro disinteressata fedeltà, questa Associazione.
Viva l’Arma dei Carabinieri!
È stato infine ricordato il Socio simpatizzante Harold Goberman, fotografo della Sezione e sempre presente, recentemente scomparso.