Domenica 28 novembre 2021 a Vigonovo (VE) si è svolta la Cerimonia dell’Alzabandiera con deposizione di corona presso il Monumento del Carabiniere e onore ai Caduti.
Si è poi celebrata presso la Chiesa Parrocchiale di Fossò (VE) una Santa Messa dedicata alla Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri. Dopo la celebrazione il Presidente della Sezione Antonio Costa ha pronunciato il seguente discorso:
Egregi signori, gentili signore, Autorità tutte e cortesi ospiti, in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione “Vice Brigadiere Cristiano Scantamburlo” di Vigonovo – Fossò, desidero esprimervi la gratitudine di tutti gli associati e mia personale per aver inteso onorare con la vostra presenza questo momento di vicinanza e preghiera dalla profonda valenza interiore e spirituale, che conferma i sentimenti di stima e considerazione nei riguardi della nostra Associazione. Esprimo, altresì, la più viva riconoscenza a Don Claudio, Parroco di questa comunità, per la sua calorosa accoglienza e a Don Corrado Tombolan, Cappellano Militare della Regione Veneto, per l’onore che ci hanno reso celebrando questa Santa Messa. Un ringraziamento particolare va agli amici del coro San Giovanni Battista di Gambarare di Mira, che con la consueta maestria ha animato questa celebrazione. Rivolgo poi il più cordiale saluto alle Autorità civili e militari e in particolare all’Arma in servizio, porgendo a tutti un rispettoso ossequio. Un ringraziamento va anche alle Benemerite e ai delegati delle rappresentanze delle Associazioni intervenute e a tutti i presenti, che oggi partecipano con noi a questa Cerimonia. Ancora una volta siamo qui insieme per affermare e confermare i valori intramontabili della grande Famiglia dell’Arma. Celebriamo oggi la giornata dedicata alla “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, e la commemorazione dell’80° anniversario della strenua difesa del caposaldo di Culqualber, fatto d’armi svoltosi il 21 novembre 1941 in Africa Orientale. L’abbinamento dei due eventi non è casuale: l’8 dicembre 1949, Papa Pio XII nel proclamare ufficialmente Maria Virgo Fidelis Patrona dell’Arma dei Carabinieri ne fissò la ricorrenza al 21 novembre proprio per commemorare la battaglia di Culqualber, tragico avvenimento del 21 novembre 1941 che vide il sacrificio di un intero battaglione di Carabinieri in quella che allora si chiamava Africa italiana. La battaglia fu di una violenza inaudita: ingenti e preponderanti forze inglesi travolsero con una concentrica azione di fuoco la posizione retta dai Carabinieri. In una delle sortite di contrattacco fu colpito a morte il Comandante, Maggiore Serranti, e con lui, dopo un sanguinoso combattimento all’arma bianca, quasi tutti i duecento Carabinieri. A seguito di ciò numerosi riconoscimenti furono concessi alla memoria dei caduti e ai superstiti e alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. Questa, in breve, la rievocazione di uno degli episodi più commoventi della storia militare di tutti i tempi, che ci permette ancora oggi di rivivere l’esempio di fede offerto dal Maggiore Serranti e dai suoi uomini, che hanno scelto di perdere la loro vita per non venir meno al solenne vincolo morale assunto il giorno che hanno indossato la divisa dell’Arma. Tanti sono stati i Carabinieri hanno fatto fronte a questo impegno con coraggio e, anche nei momenti più difficili e delicati, non sono indietreggiati. Tante sono le testimonianze di eroismo che sono state registrate nel nostro passato, lontano e recente, compresa quella che ha visto protagonista il nostro giovane concittadino Vicebrigadiere Cristiano Scantamburlo. I Carabinieri sono davvero “Nei secoli fedeli” e la fedeltà agli ideali di quella divisa costituisce davvero il sentimento del quale noi tutti andiamo più fieri. Oggi l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, per ricordare tutti i Carabinieri caduti nell’adempimento del proprio dovere, le loro famiglie e in modo particolare i loro figli, resi orfani dall’adempimento del proprio dovere di chi ha la missione di “essere al servizio” del cittadino. Per concludere, mi sia concesso di ringraziare con riconoscenza tutti i soci dell’Associazione, e in modo particolare le Benemerite, soci che sono orgoglioso di rappresentare e che nonostante le mille insidie della incredibile pandemia che ci ha colpito - e che purtroppo non è ancora finita - hanno proseguito con la loro opera volta a rendere migliore la situazione di tante persone meno fortunate delle altre e ad onorare e rendere grande, anche loro con disinteressata fedeltà, questa Associazione.
Viva l’Arma dei Carabinieri!