Cerimonia Virgo Fidelis 2022

ANC Vigonovo - Fossò

Domenica 27 novembre 2022 a Fossò e a Vigonovo (VE) si sono svolte le Cerimonie della Virgo Fidelis 2022.

Dopo la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Arcipretale di San Bartolomeo Apostolo a Fossò (VE), il Presidente Antonio Costa ha pronunciato il seguente discorso commemorativo:

Egregi signori, gentili signore, Autorità tutte e cortesi ospiti, in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione “Vice Brigadiere Cristiano Scantamburlo” di Vigonovo – Fossò, desidero esprimere la gratitudine di tutti gli associati e mia personale per aver inteso onorare con la vostra presenza questo momento di vicinanza e preghiera dalla profonda valenza interiore e spirituale, che conferma i sentimenti di stima e considerazione di cui gode il nostro sodalizio.

Esprimo la più viva riconoscenza a Don Claudio, Parroco di questa comunità, per la consueta ospitalità e a Don Amelio per l’onore che ci ha reso celebrando per noi e con noi questa Santa Messa.

Un ringraziamento particolare va alla corale, che con passione ha animato questa celebrazione.

Rivolgo poi il più cordiale saluto alle Autorità civili e militari presenti e in particolare all’Arma in servizio, porgendo a tutti un rispettoso ossequio.

Un ringraziamento rivolgo alle Benemerite, ai delegati delle rappresentanze delle Associazioni intervenute e a tutti i presenti, che oggi partecipano con noi a questa Cerimonia.

Ancora una volta siamo qui insieme per affermare e confermare i valori intramontabili della grande Famiglia dell’Arma.

Celebriamo oggi la giornata dedicata alla “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma dei Carabinieri.

Come sapete nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò dopo la seconda Guerra Mondiale e precisamente otto anni dopo la battaglia di Culqualber, di cui oggi ricorre l’81° anniversario, terribile fatto d’armi svoltosi il 21 novembre 1941 in Africa Orientale.

L’abbinamento dei due eventi non è casuale: l’8 dicembre 1949 Papa Pio XII nel proclamare ufficialmente Maria Virgo Fidelis patrona dell’Arma dei Carabinieri, ne fissò la ricorrenza al 21 novembre proprio per commemorare la battaglia di Culqualber, che vide il sacrificio di un intero battaglione di Carabinieri in quella che allora si chiamava Africa italiana.

La battaglia fu di una violenza inaudita: ingenti e preponderanti forze inglesi travolsero con una concentrica azione di fuoco la posizione retta dai Carabinieri.

In una delle sortite di contrattacco fu colpito a morte il Comandante, Maggiore Alfredo Serranti, e con lui, dopo un sanguinoso combattimento all’arma bianca, quasi tutti i suoi duecento Carabinieri.

A seguito di ciò, numerosi riconoscimenti furono concessi alla memoria dei caduti e ai superstiti.

Alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Questa, in breve, la rievocazione di uno degli episodi più commoventi della storia militare di tutti i tempi, che ci invita ancora oggi a rivivere l’esempio di fede offerto dal Maggiore Serranti e dai suoi uomini, che hanno scelto di perdere la loro vita per non venir meno al solenne vincolo morale assunto il giorno in cui hanno indossato la divisa dell’Arma.

Tanti sono stati i Carabinieri che hanno fatto fronte a questo impegno con coraggio e abnegazione e, anche nei momenti più difficili e delicati, non sono indietreggiati.

Tante sono le testimonianze di eroismo che si sono registrate nel nostro passato, lontano e recente, compresa quella che ha visto protagonista il nostro giovane concittadino Vice brigadiere Cristiano Scantamburlo.

I Carabinieri sono davvero “Nei secoli fedeli” e la fedeltà agli ideali di quella divisa costituisce davvero il sentimento del quale noi tutti andiamo fieri.

Non dimentichiamo inoltre che oggi l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996 per ricordare tutti i Carabinieri caduti nell’adempimento del proprio dovere, le loro famiglie e in modo particolare i loro figli, resi orfani dall’adempimento del proprio dovere da parte di chi ha la missione di “essere al servizio” del cittadino.

Per concludere, mi sia concesso di ringraziare davvero con riconoscenza tutti i soci dell’Associazione, in modo particolare le Benemerite, che sono orgoglioso di rappresentare e che, nonostante mille insidie e difficoltà, hanno proseguito con la loro opera volta a rendere migliore la situazione di tante persone meno fortunate delle altre e ad onorare e rendere grande, con la loro disinteressata fedeltà, questa Associazione.

Viva l’arma dei Carabinieri!