Cerimonia Virgo Fidelis 2024

ANC Vigonovo - Fossò

Domenica 24 novembre 2024 a Vigonovo (VE) si è svolta la Cerimonia della Virgo Fidelis 2024.

Dopo la celebrazione della Santa Messa, il Presidente Antonio Costa ha pronunciato il seguente discorso commemorativo:

Egregi signori, gentili signore, Autorità tutte e cortesi ospiti, in qualità di Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Sezione di Vigonovo – Fossò, rivolgo a tutti voi un sincero ringraziamento ed un riconoscente saluto per la vostra significativa presenza.

Porgo in particolare un rispettoso ossequio all’Arma in servizio, ai delegati e alle rappresentanze delle Associazioni intervenute e a tutti i presenti, che confermano con la loro partecipazione i sentimenti di stima e considerazione che nutrono nei confronti della nostra istituzione.

Esprimo a Don Fabio e a Don Federico, Parroci di questa Comunità, un sincero ringraziamento e la gratitudine di tutti gli associati e mia personale per la cordiale ospitalità che sempre ci riservano.

Desidero inoltre ringraziare Don Federico per l’onore che ci ha reso celebrando per noi e con noi questa Santa Messa, così conferendo maggiore solennità alla cerimonia, tanto semplice nella forma quanto significativa nella sostanza.

Mi sia concesso poi di esprimere la mia personale gratitudine alla Corale che ha solennizzato con maestria questa celebrazione liturgica.

Ancora una volta siamo qui insieme per affermare e confermare i valori intramontabili della grande Famiglia dell’Arma dei Carabinieri.

Celebriamo oggi la giornata dedicata alla “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma, e la commemorazione dell’83esimo anniversario della strenua difesa da parte dei nostri Carabinieri del caposaldo di Culqualber, fatto d’armi svoltosi il 21 novembre 1941 in Africa Orientale.

L’abbinamento dei due eventi non è casuale: l’8 dicembre 1949 Papa Pio XII°, nel proclamare ufficialmente Maria Virgo Fidelis patrona dell’Arma dei Carabinieri, ne fissò la ricorrenza il 21 novembre proprio per commemorare la battaglia di Culqualber, tragico avvenimento che vide il sacrificio di un intero battaglione di Carabinieri in quella che allora si chiamava Africa italiana.

La battaglia fu di una violenza inaudita: ingenti e preponderanti forze inglesi travolsero con una concentrica azione di fuoco la posizione retta dai Carabinieri.

In una delle sortite di contrattacco fu colpito a morte il Comandante, Maggiore Alfredo Serranti, e con lui, dopo un sanguinoso combattimento all’arma bianca, quasi tutti i duecento Carabinieri.

A seguito di ciò numerosi riconoscimenti furono concessi alla memoria dei caduti e ai superstiti; alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Questa in breve, la rievocazione di uno degli episodi più commoventi della storia militare di tutti i tempi, che ci permette ancora oggi di rivivere l’esempio di fedeltà offerto dal Maggiore Serranti e dai suoi uomini, che hanno scelto di perdere la loro vita per non venir meno al solenne vincolo morale assunto il giorno che hanno indossato la divisa dell’Arma.

Tanti sono stati i Carabinieri che hanno fatto fronte a questo impegno con coraggio e, anche nei momenti più difficili e delicati, non sono indietreggiati.

Tante sono le testimonianze di eroismo che sono state registrate nel nostro passato, lontano e recente, compresa quella che ha visto come protagonista il nostro giovane concittadino Vicebrigadiere Cristiano Scantamburlo, decorato di medaglia d’oro al valore dell’Arma dei Carabinieri, al quale è dedicata la nostra Sezione.

I Carabinieri sono davvero “Nei secoli fedeli” e la fedeltà agli ideali di quella divisa costituisce veramente il sentimento del quale noi tutti andiamo fieri.

Oggi l’Arma celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, per ricordare tutti i Carabinieri caduti nell’adempimento del proprio dovere e le loro famiglie che, con coraggio e dignità, ne hanno sopportato la lacerante perdita, in modo particolare i loro figli, resi orfani dall’adempimento del proprio dovere di chi ha la missione di “essere al servizio” del cittadino.

Per concludere, mi sia concesso di ringraziare con riconoscenza tutti i soci dell’Associazione, in modo particolare le Benemerite, che sono orgoglioso di rappresentare, che hanno proseguito con la loro opera volta a rendere migliore la situazione di tante persone meno fortunate delle altre e ad onorare e rendere grande, con la loro disinteressata fedeltà, questa Associazione.

Viva l’arma dei Carabinieri!